venerdì 10 gennaio 2020

STEP #33: La sintesi finale

Ogni diario di bordo custodisce gelosamente la storia dei viaggi che si affrontano, il nostro è iniziato da una piccola città siciliana: Modica. Ricca di storia, arte e paesaggi mozzafiato questo paesino della Sicilia sud-orientale è il fulcro del turismo della val di Noto. L'origine di Modica si pensa risalgà già alla preistoria e molteplici miti e leggende sono legati ad essa, tanto che si crede che fu Ercole in persona a fondare la città. Attraversando gli stretti vicoletti fino alle grandi scalinate all'ombra degli imponenti duomi della città si può assaporare tutta la cultura dei popoli che in passato hanno vissuto questa piccola cittadina. In particolare è Gesualdo Bufalino, scrittore siciliano, che citando Modica in una sua opera letteraria (Argo il cieco) è riuscito a cogliere e a descrivere finemente i caratteristici paesaggi. Gli stessi possono essere ammirati attraverso le immagini del film Anni difficili, diretto da Luigi Zampa e girato interamente a Modica. Successivamente la nostra attenzione si è spostata sulle "cose" di Modica, alla ricerca di quegli oggetti e prodotti che conservano le memorie, le storie e le tradizioni della città. Una cosa in particolare ci ha colpito, il tipico cioccolato che viene creato da generazioni e che da tempo è diventato uno dei simboli che caratterizza la città di Modica. Da questo punto in poi è iniziata la nostra ricerca e analisi di questo prodotto, che ha origine nelle passate cilviltà precolombiane e il cui nome era legato direttamente agli dei. Il cioccolato nasce come prodotto pregiato che solo le famiglie aristocratiche potevano permettersi, ma oggi lo ritroviamo ovunque: nella quotidianità della nostra casa (cucina), nella musica, nella letteratura e nell'arte, come scultura o perfino nei fumetti. Anche all'interno delle credenze e consuetudini popolari possiamo ritrovare il cioccolato, come ad esempio nei proverbi o nei mistici numeri della Smorfia napoletana. Facendo un analisi tecnica del cioccolato ci accorgiamo subito che è necessario crearne una tassonomia, per capire come le molteplici varianti di questo prodotto si relazionino tra di loro ed in particolare dove il cioccolato di Modica sia collocato e che ruolo abbia nell'albero genealogico di questo alimento. Così possiamo saltare subito ad una conclusione, il cioccolato di Modica è unico nel suo genere e lo si può notare dai suoi materiali , dalla sua anatomia e dai suoi processi tecnci di produzione. In particolare quest'ultimi sono alla base della tradizione del cioccolato di Modica, infatti possibili applicazioni future potrebbero richiedere soluzioni innovative nelle scienze e nella tecnica per non variare la composizione del prodotto, mantenendo invariata la tradizione. I brevetti sono alla base dell'innovazione del prodotto industriale e pure del cioccolato ne esistono svariati: dal packaging, che svolge un ruolo funzionale di protezione ed estetico di pubblicità e design, fino alle composizioni chimiche per creare nuove varianti del cioccolato di Modica. Per mettere ordine alle ricerche del nostro viaggio abbiamo sfruttato diversi metodi, dapprima creando una nuvola di nomi intorno al cioccolato accompagnato da un mappa concettuale dei concetti legati a questo alimento, e finendo con le azioni che si  possono fare con il cioccolato, ma sopratutto stilando un abbecedario. Il nostro viaggio e la nostra ricerca potrebbe concludersi con la creazione di un museo del cioccolato di Modica, il quale potrebbe essere intitolato con il nome del protagonista di questo cioccolato: Francesco Bonajuto. Il museo dovrebbe contenere tutte le cose del cioccolato, come i francobolli, perfetti documenti per descrivere la storia di questo prodotto. Le cose del cioccolato che cariche di memorie e collezionate in un unico luogo racconterebbero la storia del tipico e caratteristico cioccolato di Modica, facendo ripercorrere il nostro viaggio dal presente fino alle origini del "cibo degli dei".

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