giovedì 17 ottobre 2019

STEP #5 : Il Mito

Il mito di Ercole

Come già accennato nei precedenti post, Modica ha origini molto antiche e sono diverse le storie legate alla nascita del nome di questa. Dal Seicento fino ai primi dell'Ottocento, nei documenti e cronache dell'epoca, apparve sotto il nome di "Città di Ercole". Infatti, Modica è protagonista di un mito ispirato ad Ercole  (Eracle in greco). Si narra che fondò Modica insieme ad altre due città in Sicilia dal nome Motia, in onore della bella donna greca che gli avrebbe indicato i posti dove trovare i buoi che gli erano stati sotratti. Questo mito viene tramandato anche dallo storico messinese Buonfiglio, che già nel 1604 scriveva: Hercole...arrivato che fu in Italia, fece continovata guerra per dieci anni con molti Tiranni, e in Sicilia vinse e debello i Ciclopi, i Lestringoni, ed edificò Motuca. Il mito racconta che, una delle leggendarie fatiche di Ercole, la decima, sia stata la cattura dei buoi rossi del gigante Gerione, in Spagna. Sconfitto Gerione, Ercole venne in Italia portando con sè le mandrie di buoi come trofeo, ma giunto in Sicilia questi gli furono trafugati. Nei luoghi dove la donna (Motia) indicò ad Ercole il nascondiglio del bestiame, l'eroe fondò tre città con il nome della ragazza.

Eracle di Modica
A supporto di questa storia, oltre a notizie di diversi storici del passato e moderni, è stata rinvenuta nel 1967, in un quartiere modicano, una statuetta di bronzo raffigurante l'eroe greco in posa da caccia. L’eroe è rappresentato nudo con la mano sinistra posizionata come a reggere l’arco, mentre la destra probabilmente poggiava su una clava. Sul capo dell’eroe vi è un lungo copricapo a di foggia leonina, le cui zampe anteriori sono annodate sul petto. La statua, inizialmente datata fine del III sec. a.C., oggi è ritenuta risalente alla fine del V secolo a.C. . Oggi è conservata nel museo modicano Franco Libero Belgiorno.

Tale vicenda è un comune esempio di come un mito, un racconto o un idea si possano materiallizzare attraverso un oggetto. In particolare, il ritrovamento di questo antichissimo manufatto è testimonianza che il mito possa avere un fondo di verità. Ecco quindi che grazie a quest'oggetto la storia diventa concreta, prende forma davanti ai nostri occhi. La statuetta, infatti, oltre ad essere la trasfigurazione del mito, diventa anche un mezzo per tramandare una storia , una memoria tangibile che non può essere smentita.





Fonti: Wikipedia, Edel, Ragusa news.




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