"...Infine, è possibile osservare i maestri
cioccolatieri all’opera in un vero laboratorio dolciario, “u dammusu ro
ciucculattaru”, che s’affaccia sulla via Grimaldi, in cui si assiste alle fasi
di lavorazioni del cacao che, assieme allo zucchero e spezie varie, si
trasforma nelle celebri barrette dal sapore unico. ..."
Se la storia si fa a ritroso dal presente, perchè non pensare ad un museo all'interno del quale, oltre agli antichi metodi di lavorazione, vengono integrati anche quelli contemporanei? In parte è quello che accade nella dolceria Bonajuto, la più antica della città, nella quale è possibile ammirare, oltre a molti oggetti storici, anche il laboratorio di preparazione, posto alle spalle del bancone principale, in cui si possono degustare le tante varianti del cioccolato. Quindi, perchè non pensare ad un museo in cui i visatori, oltre ad ammirare gli oggetti del passato, possono prendere parte alla preparazione del cioccolato di oggi? Un museo inclusivo, che tramite il metodo del Learn by doing (imparare facendo), faccia comprendere realmente cosa significa fare il cioccolato.
L'idea sarebbe quindi di unire le due realtà: creare un museo molto più ampio con la possibilità di interagire direttamente con il presente, cosi da comprendere meglio gli oggetti del passato e capire le evoluzioni e i passaggi storici che hanno portato al cioccolato di Modica di oggi.
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