Dal libro "Argo il cieco, ovvero i sogni della memoria" del post precedente, Bufalino fa una citazione su Modica, paragonando il frammentato paesaggio della cittadina ad un melograno spaccato.
Gesualdo Bufalino, "Argo il cieco, ovvero i sogni della memoria" , Palermo: Sellerio, 1984 |
" ...Che sventolare, a quel tempo, di percalli da corredo e lenzuola di tela di lino..."
Anche in questo caso ritroviamo "le cose di Modica", delle semplici lenzuola stese ad asciugare diventano, insieme ai campanili e i vicoletti, paesaggio estivo del paesino siciliano. Insieme ai balconi barocchi, i corredi di lino si trasformano in vessilli bianchi che ornanono i davanzali dai quali si affacciano le "...angele ragazze...tutte brune..." descritte dall'autore. E' quindi possibile notare come lo scrittore abbia utilizzato un oggetto di uso quotidiano cambiandone lo scopo originale.
Un video dove si può ammirare la citazione di Bufalino tra le immagini dei magnifici paesaggi di Modica.
Anche in questo caso ritroviamo "le cose di Modica", delle semplici lenzuola stese ad asciugare diventano, insieme ai campanili e i vicoletti, paesaggio estivo del paesino siciliano. Insieme ai balconi barocchi, i corredi di lino si trasformano in vessilli bianchi che ornanono i davanzali dai quali si affacciano le "...angele ragazze...tutte brune..." descritte dall'autore. E' quindi possibile notare come lo scrittore abbia utilizzato un oggetto di uso quotidiano cambiandone lo scopo originale.
Un video dove si può ammirare la citazione di Bufalino tra le immagini dei magnifici paesaggi di Modica.
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